App gratis e dati personali.
Qual è il prezzo delle app gratuite? Semplice i nostri dati.
Dall’ultima indagine conoscitiva sui big data effettuata dall’Autorità garante delle comunicazioni, dall’Autorità della concorrenza e del mercato e dal Garante per la protezione dei dati personali, emerge che gli italiani hanno consapevolezza di quali siano i rischi per la loro privacy relativi all’attività online, ma in maggioranza sembrano preferire la gratuità alla sicurezza.
Lo studio ha analizzato 80% delle app presenti nello store di Google Play ed ha evidenziato come lo scambio implicito del dato sia molto spesso il vero core del business dei produttori.
Più generalmente più sono i dati a cui si permette di accedere e meno costano le app.
La facilità di accedere ai dati degli utenti è data anche dal fatto che un italiano su tre dichiara di non essere interessato a leggere le informative sulla privacy e oltre il 50% ne legge solo una minima parte.
Purtroppo questi dati svelano che molto spesso gli utenti utilizzano app e servizi senza avere piena consapevolezza di quali sia in vero prezzo: la cessione di informazioni personali.
Il nostro consiglio? Ovvio, leggere sempre la policy sulla privacy che, grazie anche al recente regolamento europeo chiamato GDPR ci fornisce informazioni utili per un uso consapevole di app e servizi online.