Le insidie della modalità privata
Quando navighiamo in modalità privata pensiamo di essere sicuri? Che nessuno possa rintracciarci e immuni da virus e pubblicità?
Beh ci dispiace dirlo, ma queste convinzioni sono tutte false.
E’ vero che navigando in modalità anonima il browser non salva la cronologia di navigazione, non accede ad alcune informazioni e ai cookie, ma vengono comunque registrati dal provider e dal servizio internet. Quindi la vostra posizione può essere rilevata, non avete particolari protezioni da virus e non potrete sfuggire da annunci mirati.
La colpa di questi fraintendimenti non è solo dovuta alla nostra potenziale disinformazione, ma soprattutto alla poca chiarezza delle policy dei motori di ricerca.
Da alcune ricerche effettuate infatti, anche dopo un’attenta lettura delle privacy policy dei browser, molti utenti mantengono delle convinzioni sbagliate in merito a cosa comporta utilizzare questa tipologia di navigazione.
Dagli studi di Yasemin Acar – ricercatrice della Saarland University – e di alcuni suoi colleghi, emerge la necessità di avere policy dei browser più trasparenti e “smetterla di cullare gli utenti in un falso senso di sicurezza”.
Insomma, la navigazione in modalità privata non è poi un nascondiglio così sicuro… è bene saperlo.